Accedere come amministratore (root) senza conoscere la password su Ubuntu e altre distro Linux


Accedere come amministratore (root) su Ubuntu Linux senza password

I nostri lettori che possiedano un computer con installato un sistema operativo Linux, ad esempio Ubuntu, probabilmente si ritroveranno nelle righe che stanno leggendo. E’ capitato a tantissimi, almeno una volta, di doversi confrontare con un schermata di accesso (o di login) in cui la password di amministratore, il famigerato root, risulti perduta o persino sconosciuta.

Se si ha la necessità di recuperare tale password, ci si accorgerà che non si tratta certamente di un’operazione semplice: la difficoltà nasce da evidenti ragioni di sicurezza, che hanno spinto gli autori di Linux a rendere poco vulnerabile il sistema. Per far luce sulla possibilità di accedere con privilegi di root senza ricordare la password dobbiamo anzitutto capire dove la password stessa è memorizzata nel sistema.

Il file che contiene una primordiale tabella testuale con le password di tutti gli utenti è il file /etc/shadow, ed è in effetti l’oggetto della nostra ricerca. In sostanza, riga per riga avremo alcuni campi separati dal simbolo dei due punti “:”. Il primo campo di ogni riga è il nome utente, il secondo è l’hash della password, gli altri non ci interessano. Un esempio di righe è il seguente:

utente1:$dji9/&$hd=h8dj82dhdf823hanqo,p: ...
utente2:/())£JD;MC)JMUIOUHkijixnsciuefkkovom(/Hcdu: ...
root:=(uju9fdviniemvhciIUFIUnmv0h0=(/£0jdmcijm=HFUv: ...

I tre puntini di sospensione indicano che i campi seguenti al secondo simbolo di due punti che compare in ogni riga li dobbiamo ignorare. A noi interessa in pratica accedere a Linux come “utente1” o come “root” pur non sapendo quale sia la sua password. In effetti essa è quella compresa tra i primi “:” e i secondi “:”, ma è cifrata e non è possibile risalire a quella concreta.

Quello che possiamo fare è allora cancellare l’intero hash ed accedere con password vuota! Ma ciò si può fare? Il file shadow è bloccato e pertanto inaccessibile a tutti gli utenti tranne a root stesso. L’unica soluzione è quella di avviare il computer da cd-rom o pendrive Usb con una distribuzione Live di Linux.

Una volta masterizzato il cd con la Live di Ubuntu Remix, ad esempio, che può essere scaricata qui, è necessario impostare dal BIOS l’avvio da cd (o da USB, se stiamo usando la pennina). Esistono milioni di guide sul web che spiegano come farlo, e nel 90% dei casi sarà un’impostazione già esistente.

Appena entrati nella Live Cd non sarà difficile – a questo punto – montare l’hard disk locale o la partizione dove è installata la nostra versione di Linux e cercare il file shadow. Basterà dunque aprirlo con un editor di testo e cancellare l’hash della password, il risultato dovrebbe essere una cosa del genere:

root:: ...

L’hash tra i due simboli “:” è sparito. Salviamo e riavviamo togliendo il cd live. Accediamo come “root” senza inserire la password, et voilà!

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